Le opere che Alessio Delfino ci propone come cifra espressiva dei suoi ‘sogni’, attraverso la serie delle sue ultime fotografie, può essere riferita all’ambito delle fonti somatiche oniriche, quelle che Freud chiama ipnagogiche? In qualche misura sì e no, a voler intendere quanto l’artista dice rispetto alla capacità di memorizzare,
Il divino incarnato, secondo Alessio Delfino. di Nicola Davide Angerame Da diverso tempo, Alessio Delfino cerca nella fotografia una risposta aulica al conflitto, a quel polemos che per il pensatore greco Eraclito rappresenta la verità ultima, il sostrato metafisico dell’universo e della vita. Nell’ultima serie dedicata alle dee, Delfino propone
Il nudo come bagliore dell’assoluto. Tutto quello che so della speranza che ripongo nell’amore, è che solo una donna può darle realtà René Magritte, Nell’epoca dell’ammiccamento erotico-televisivo Alessio Delfino cerca un riparo dalle ossessioni visive contemporanee operando uno sfarzoso “raffreddamento” del nudo, un tema vecchio come il mondo
Des Femmes 1999-2003 Alessio Delfino non si situa nella tradizione della fotografia contemporanea, che al termine del moderno, ricerca l’obiettivo “riproduzione della realtà”, riducendosi in molti casi ad un estetismo iperreale. Per Delfino la fotografia è un mezzo per creare immagini, come una volta era concesso alla sola pittura. Il