Le origini dei Tarocchi si perdono nella leggenda. I Tarocchi sono un tipo di carte in apparenza da gioco, originatosi tra la fine del Medioevo ed il Rinascimento nelle corti signorili di Bologna, Ferrara e Milano. Secondo alcuni studiosi gli zingari, i soli detentori della cartomanzia nel Medioevo, li avrebbero portati in Europa dall’Egitto; per altri li avrebbero portati in Europa i Templari da Israele; altri ancora, collocano la loro nascita in India o in Cina. Con sicurezza i primi documenti che si riferiscono ai Tarocchi risalgono al tardo Medioevo, quando i potenti iniziarono ad interessarsi a questo gioco. Tuttavia, non è chiaro se sin dall’inizio si utilizzassero mazzi completi di 78 carte o solo in un secondo tempo fossero messi insieme i 22 Arcani Maggiori e i 56 Arcani Minori. La maggior parte degli studiosi considera i 22 Arcani una creazione italiana, mentre i 56 Arcani Minori sembrano derivare da mazzi arabi importati in Europa nel Medioevo; la fusione dei due mazzi risale probabilmente alla seconda metà del XIV secolo. Con l’aiuto di strumenti quali l’incisione su stampi di legno o di rame, i giochi di carte si diffusero molto rapidamente. Già nel XVI secolo un gioco di Tarocchi modificato, conosciuto con il nome “Tarocco di Marsiglia” divenne molto popolare. Ancora oggi in alcune zone europee il Tarocco viene usato per giocare. Alessio Delfino (classe 1976) attraverso accattivanti scatti fotografici, ripropone in chiave contemporanea i 22 Arcani Maggiori che ricrea ed immortala in set curati nei minimi dettagli. Quando si osservano le carte dei Tarocchi nel loro complesso simbolismo ci si accorge che gli archetipi raffigurati sono universali. Ad esempio la Ruota (Arcano X) è presente nelle mitologie e cosmogonie di tutti i popoli (mondo greco, egiziano, azteco, cinese ecc.). Tuttavia è indubbio che nei 22 Arcani sono ravvisabili i simboli del Cristianesimo esoterico, si pensi solo all’Arcano XX, il Giudizio. In tal modo veniva garantita sia la segretezza che la continuità di tale conoscenza. I Tarocchi hanno da sempre accompagnato la storia umana nei secoli, resistendo nei secoli ad un’univoca decifrazione e interpretazione, conservando una parte mistico-esoterica che li rende affascinanti ancora oggi ed aperti ad infinite interpretazioni che partono direttamente dal nostro Io, toccando quella parte oscura che ognuno di noi possiede ma che la cultura occidentale ha soffocato dimenticando la nostra parte irrazionale e magica che li ha creati e che,ancora, li anima,conquistandoci.
Claudio Composti